Children without families: Aibi, "500 thousand in the Old Continent and Central Asia". Griffini, "a law on European adoption is needed"
EMERGENCY
Children without families: Aibi, "500 thousand in the Old Continent and Central Asia". Griffini, "a law on European adoption is needed"
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January 29, 2024 @ 2.45pm
“According to a recent analysis by Unicef, almost half a million children – 456,000 – live in reception facilities, including large institutions, in Europe and Central Asia. This is a rate double the world average, the result of a painful legacy to overcome. The report shows that children with disabilities are the most affected by this situation and that Western Europe has the highest rate of children in reception facilities, partly due to the arrival of unaccompanied minors and asylum seekers." This is the alarm raised today by Amici dei Bambini-Aibi.
“What the report suggests is the progressive closure of large institutions and their replacement with quality care, based on family and community,” recalls the association.
Furthermore, “adequate investments are needed to prevent family separations, support families at risk and strengthen social and protection services. Finally, it calls for improving the collection of quality data on children outside the family".
“This large number of children are often exposed to situations of risk and vulnerability, which can cause serious damage to their physical, mental and social health”, highlights Aibi.
“It's time to decide what we want to do with the future of these minors. The consequences of this de facto abandonment – declared Marco Griffini, president and founder of Amici dei Bambini – can be: psychological trauma, behavioral problems, educational difficulties and even health risks. Do we finally want to decide to care about them or do we want to continue pursuing the myth of the family of origin and the law of blood? The dramatic data declared by Unicef highlight that the time has come to abandon once and for all the adult-centric culture in which we are mired, beyond the declarations of principle of the supreme interest of the minor".
Griffini concludes: “There is therefore a need for a European database and the will to all work together for a European adoption, starting to remove the absurd bans on international adoption in force in Poland and Romania. As far as Italy is concerned, it is time to establish the national database of adoptable minors".
EMERGENZA
Bambini senza famiglia: Aibi, “500mila nel Vecchio Continente e Asia centrale”. Griffini, “urge una legge sull’adozione europea”
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29 Gennaio 2024 @ 14:45
“Secondo un’analisi recente di Unicef quasi mezzo milione di bambini – 456.000 – vive in strutture di accoglienza, tra cui istituti di grandi dimensioni, in Europa e Asia centrale. Si tratta di un tasso doppio rispetto alla media mondiale, figlio di un retaggio doloroso da superare. Il rapporto mostra che i bambini con disabilità sono i più colpiti da questa situazione e che l’Europa Occidentale ha il tasso più alto di bambini in strutture di accoglienza, in parte a causa dell’arrivo di minorenni non accompagnati e richiedenti asilo”. È l’allarme lanciato oggi da Amici dei Bambini-Aibi.
“Quello che il rapporto suggerisce è la chiusura progressiva degli istituti di grandi dimensioni e la sostituzione con un’accoglienza di qualità, basata sulla famiglia e sulla comunità”, ricorda l’associazione.
Inoltre, “servono investimenti adeguati per prevenire le separazioni familiari, sostenere le famiglie a rischio e rafforzare i servizi sociali e di protezione. Infine, chiede di migliorare la raccolta di dati di qualità sui bambini fuori famiglia”.
“Questa gran quantità di bambini sono spesso esposti a situazioni di rischio e di vulnerabilità, che possono causare gravi danni alla loro salute fisica, mentale e sociale”, evidenzia l’Aibi.
“È ora di decidere che cosa vogliamo fare del futuro di questo minori. Le conseguenze di questo abbandono di fatto – ha dichiarato Marco Griffini, presidente e fondatore di Amici dei Bambini – possono essere: traumi psicologici, problemi comportamentali, difficoltà educative e anche rischi per la salute. Vogliamo finalmente deciderci a interessarci di loro o vogliamo continuare a perseguire il mito della famiglia d’origine e della legge del sangue? I drammatici dati dichiarati da Unicef evidenziano che è arrivato il momento di abbandonare una volta per tutte la cultura adulto centrica nella quale siamo impantanati, al di là delle dichiarazioni di principio del supremo interesse del minore”.
Griffini conclude: “Urge, pertanto, una banca dati europea e la volontà di lavorare tutti insieme per un’adozione europea, iniziando a togliere gli assurdi divieti di adozione internazionale vigenti in Polonia e Romania. Per quanto riguarda l’Italia, poi, è ora che si istituisca la banca dati nazionale dei minori adottabili”.