Breath again for adoptions of Nepalese children

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26 February 2010

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Breath again for adoptions of Nepalese children. Held

Thursday, February 25 the meeting convened by the Commission for Adoptions

International (CAI) with representatives of institutions authorized

operating in Nepal.

Objective of the day was to identify actions to be

groped take to overcome the stagnation operational authority

Nepalese. Before making a final decision - to continue or

suspend cooperation with the Nepalese authorities for adoption

International - it was decided that the institutions will be required

Nepal news updates on the trend of matching children

Nepali to Italian couples.

This is likely to consult not only the Nepalese authorities

but also major institutional stakeholders at

supranational (Conference of Private Law in The Hague).

Meanwhile in the United States came a call from the American Academy of

Adoption Attorneys - a federation of over 300 U.S.

Lawyers specializing in adoption law - to ask the

U.S. State Department not to take sides between the countries that have

opted for the suspension of adoptions. To date, Germany and Sweden

decided to block them.

It was incorrect, according to the American Academy of Adoption Attorneys,

urge host countries to suspend Nepalese children

international adoption as required by the Conference of Law

Private The Hague because it would be against the interest of the adopted

and the principles of the Hague Convention.

Even in Italy have come calls for keeping open adoptions

international. In recent days, the Coordination Adonepal - consisting

Italian families waiting to adopt a Nepali child - had

released a statement addressed to the President of the Commission Adoptions

International (CAI) Carlo Giovanardi, the Vice-President CAI Daniela

Rod and the Minister of Foreign Affairs Franco Frattini to do

require some guarantees on adoptions in Nepal.

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Data: 26-02-10

Fiato sospeso per le adozioni dei bambini nepalesi

Fiato sospeso ancora per le adozioni dei bambini nepalesi. Si è tenuta giovedì 25 febbraio la riunione indetta dalla Commissione per le Adozioni Internazionale (CAI) con i rappresentanti degli enti autorizzati che operano in Nepal.

Obiettivo della giornata era quello di individuare le azioni da intraprendere per tentare di superare la stasi operativa delle autorità nepalesi. Prima di prendere una decisione definitiva – proseguire o sospendere la collaborazione con le autorità nepalesi per l’adozione internazionale – è stato deciso che saranno richieste alle istituzioni nepalesi nuovi aggiornamenti sull’andamento degli abbinamenti dei bambini nepalesi alle coppie italiane.

Si prospetta quindi una consultazione non solo delle autorità nepalesi, ma anche dei principali interlocutori istituzionali a livello sovranazionale (Conferenza di Diritto Privato de l’Aja).

Intanto negli Stati Uniti è arrivato un appello dall’American Academy of Adoption Attorneys – una federazione statunitense composta da oltre 300 avvocati specializzati nella legislazione sull’adozione – per chiedere al Dipartimento di Stato americano di non schierarsi tra i Paesi che hanno optato per la sospensione delle adozioni. Ad oggi Germania e Svezia hanno deciso di bloccarle.

Non sarebbe corretto, secondo l’American Academy of Adoption Attorneys, esortare i Paesi di accoglienza dei minori nepalesi a sospendere le adozioni internazionali come richiesto dalla Conferenza di Diritto Privato de l’Aja perché andrebbe contro l’interesse dei minori adottabili e i principi stessi della Convenzione de l’Aja.

Anche in Italia sono arrivati appelli per tenere aperte le adozioni internazionali. Nei giorni scorsi il Coordinamento Adonepal – costituito da famiglie italiane in attesa di adottare un bambino nepalese – aveva diffuso una nota indirizzata al Presidente della Commissione Adozioni internazionali (CAI) Carlo Giovanardi, la Vice-Presidente CAI Daniela Bacchetta e il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini per fare richiedere alcune garanzie sulle adozioni in Nepal.