Le prospettive di vita dei bambini di Chernobyl sono drammatiche
Le prospettive di vita dei bambini di Chernobyl sono drammatiche.
Molti di loro versano in condizioni di salute precarie, dovute alle conseguenze dello scoppio del reattore nucleare avvenuto nel 1986.
L'intervento di Ai.Bi. è localizzato a Kiev, nel quartiere di Leningradsky, in cui la situazione sociale è allarmante: la popolazione residente è costituita da sfollati dalle zone colpite dal disastro nucleare e le famiglie, in cui questi bambini vivono, sono oggetto di emarginazione, per via dell'alto tasso di disoccupazione che colpisce i capi-famiglia e per i difficili rapporti con gli abitanti originari.
I servizi di base sono, quindi, inaccessibili dal momento che non è possibile sostenere spese al di fuori di un budget minimo di sussistenza per l'acquisto di beni primari (cibo e di vestiti).
Nel 1986 in Ucraina è avvenuto il più grave incidente nucleare registrato nel mondo: l'esplosione del reattore di Cernobyl a 130 Km a Nord della capitale. L'intera regione è stata evacuata e la maggior parte degli sfollati è stata alloggiata in quartieri alla periferia di Kiev.
La zona si presenta oggi particolarmente degradata: nei condomini le condizioni abitative delle famiglie risultano molto precarie, tanto da un punto di vista igienico che sanitario. La situazione di povertà ed esclusione sociale delle famiglie e l'assenza di servizi pubblici hanno generato fenomeni di dipendenza (in particolare alcolismo), tali da incrementare gli episodi di violenza domestica, soprattutto nei confronti dei bambini (abusi, sfruttamento, lavoro minorile).
Moltissimi dei bambini che vivono nel quartiere appartengono a categorie vulnerabili in quanto orfani o membri di famiglie numerose e disastrate. Sono famiglie che si lasciano vivere, dove la preoccupazione della crescita dei figli viene totalmente assorbita dalle necessità dettate dalla povertà.
Oltre a vivere in un contesto così altamente degradato, sono costretti a vivere in condizioni di salute altamente precarie a seguito delle radiazioni propagatesi dopo l'esplosione del reattore della centrale nucleare.
Creando le condizioni per permettere ai bambini di Chernobyl un'esistenza normale, che gli possa garantire una certa fiducia e speranza in un futuro migliore; offrire a tutti i minori e alle famiglie della zona una serie di servizi volti all'effettivo miglioramento delle condizioni di vita, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale e culturale, attraverso la realizzazione di progetti di animazione, il sostegno alimentare ed interventi di assistenza sanitaria e supporto psicologico.
L'intervento si svolgerà nel quartiere Leningradsky, quartiere dormitorio edificato in seguito all'arrivo della popolazione sfollata da Chernobyl, nella zona periferica di Kiev.
I beneficiari dell'intervento sono bambini con problemi di salute che vivono in famiglie numerose e prive di mezzi economici per fare fronte alle più elementari cure mediche e sanitarie e all'assistenza scolastica. Per questi bambini è inoltre estremamente importante poter beneficiare di momenti di aggregazione al gioco per il proprio sviluppo interrelazionale e di cambiamenti climatici per ridurre il tasso di radioattività presente nel sangue.
Sono quattro gli interventi previsti:
Animazione: attraverso l'apertura di punti Ai.Bi., nel quartiere, si intendono assicurare ambiti e servizi di animazione, sostegno formativo e aggregazione, in modo da favorire l'integrazione tra i bambini del quartiere e facilitarne il percorso scolastico.
Sostegno alimentare: i bambini che vivono in aree economicamente molto povere come quella di Leningradsky, ricevono per lo più cibi prodotti localmente e quindi spesso altamente contaminati: disponendo di una dieta maggiormente controllata sarebbero senza dubbio meno esposti agli effetti della contaminazione. Al fine di garantire alle famiglie e ai minori migliori condizioni nutrizionali e igienico-sanitarie, si provvederà alla distribuzione di ceste basiche, contenenti generi di prima necessità, quali riso, olio, farina, carne, frutta e verdura, zucchero, the e latte.
Assistenza socio-sanitaria: si intendono attuare anche servizi di consulenza (medica e psicologica) nei confronti delle famiglie: la patologia più diffusa e meno curabile risulta essere la cosiddetta "Sindrome di Chernobyl", che mina il sistema nervoso, portando alla manifestazione di numerose schizofrenie e crisi depressive, fino all'aumento dei casi di suicidio.
Vacanze terapeutiche: all'interno del progetto verrà attivato altresì un programma per i minori vittime di radiazioni nucleari, bisognosi di soggiornare in luoghi costieri ricchi di iodio. A tale fine, verranno organizzate campagne terapeutiche presso località idonee; ancora a molti anni di distanza dall'incidente nucleare, infatti, i nostri beneficiari sono per la maggior parte ipo-tiroidei e a rischio di malattie leucemiche causate dalle radiazioni alle quali direttamente o indirettamente sono stati sottoposti.
Il costo di partecipazione al Sostegno a Distanza è di lire 100.000 mensili.
Tale quota può essere versata in soluzioni trimestrali, semestrali o annuali.
Ai.Bi. è una ONG idonea ai sensi della Legge 49/87 con Decreto del Ministero degli Affari Esteri n. 2774/1 del 9/08/1993.
Pertanto l'importo della donazione è deducibile dal reddito imponibile netto ai sensi dell'art. 30 L. 26 febbraio 1987 n. 49.
Ai.Bi. è anche ONLUS ai sensi del Decreto Legislativo del 4/12/1997.
Diventare sostenitore di un progetto di Sostegno a Distanza è molto semplice.
Primi passi
- Prendere visione dell'impegno di sostegno a distanza
VISUALIZZA l' impegno di sostegno a distanza
PRELEVA l'impegno: formato Zip
- per garantire la serietà e la continuità dell'impegno nei confronti del minore seguito, il sostenitore sottoscrive a favore del bambino l' "Impegno di Sostegno a Distanza", specificando il titolo del progetto: "I BAMBINI DI CHERNOBYL", che dovrà essere inviato a:
Ai.Bi. - Casella Postale 77 - 20077 Melegnano (MI)
- versare lire 50.000 come quota annuale di adesione, necessaria per partecipare al progetto, diventare "Amico dei Bambini" e ricevere così le pubblicazioni relative alle attività promosse dall'Associazione tramite:
Conto Corrente Postale n° 3012 intestato ad Ai.Bi.;
Conto Corrente Bancario n° 325 intestato ad Ai.Bi. - ABI 1025, CAB 33380 c/o Istituto Bancario San Paolo di Torino - Agenzia di Melegnano;
Carta di Credito informazioni tel. 02/98.82.21 fax 02/98.23.26.11;
- rispedire la ricevuta di versamento (in fotocopia) ad Ai.Bi. unitamente al contratto di donazione.
Passi successivi
Una volta ricevuto l'impegno di sostegno a distanza e la ricevuta del versamento di lire 50.000, Ai.Bi. provvederà ad abbinare il sostenitore con un bambino e spedirà al sostenitore:
- fotocopia dell'impegno di sostegno a distanza sottoscritto dal legale rappresentante dell'associazione;
- una fotografia ed una scheda personale del bambino abbinato.
Al ricevimento di detta documentazione, il sostenitore potrà, seguendo le indicazioni contenute, iniziare ad effettuare i versamenti secondo la periodicità prescelta.
Ogni sei mesi riceverà un rapporto dettagliato sul progetto con le foto e la descrizione delle attività realizzate.
Inoltre le sarà inviato "Ai.Bi. Notizie", il periodico di aggiornamento sui progetti dell'associazione riservato agli Amici dei Bambini e l'eventuale corrispondenza a Lei indirizzata dal bambino e dalla sua famiglia.
Infine avrà la possibilità di visitare il progetto in loco assistito dai nostri volontari.