Adoptions of older children. Required the intervention of the Ombudsman of the Child: "Without Dr. Cavallo!"
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Date: 02/13/01
Adoptions of older children. Required the intervention of the Ombudsman of the Child: "Without Dr. Cavallo!"
After the scandalous statements that the President of the Juvenile Court, Dr. Melita Cavallo, was released during transmission One Morning aired January 21 on Rai Uno, saying its being contrary to the adoption of older children, Ai.Bi . is activated by a signal to the Guarantor National Childhood and Adolescence, Vincenzo Spadafora.
The Ombudsman for Children and Adolescents has the specific task of "ensuring uniform and effective protection and promotion of children's rights in all regions of the state, in order to make sure a comprehensive and systematic human rights monitoring, including rights of children '
Ai.Bi. has placed in the hands of the Guarantor hope for greater attention to the rights of children without families , asking him to intervene on the issue of discrimination against adoptable children that the president Cavallo called "great."
Ai.Bi. explained to the Ombudsman that the declaration of Dr. Cavallo is very serious because it determines also the known practice of the Juvenile Court of Rome to place constraints on the decrees of eligibility issued to the couples who wish to adopt a foreign child: couples, In this way, they are "authorized" to just take young children, with an age that is determined by the courts in contrast with the general and abstract provided for by law. This discrimination can not be justified - as the President tries to do Horse - with the aim of reducing the adoptive failures.
This "terrorism" against the adoptive failures is done in the absence of data, however, and the need for more psychological support for adoptive families in the post-Foster is a completely separate issue, but that certainly does not authorize the Court of Rome initiatives "preventive" .
The fact remains that the discrimination of adoptable children under age is prohibited by many national and international standards, most notably the Law no. 184 of 4 May 1983 and subsequent amendments - as improvable - contains art. 1, the following fundamental principle: "The child's right to live, grow and be educated within a family is assured regardless of sex, ethnicity, age, language, religion ..."
Certainly the work to be done to improve the situation of children in Italy is much, and we imagine that the Guarantor has a lot to do. To date, after the ceremony of taking functions, the Ombudsman issued a policy report and attended several TV shows and events.
Ai.Bi. Hopefully this time - especially after the inexplicable silence on the failure to create the database for the adoption - the Guarantor do something more, and to take practical steps to protect this category of children at high risk of social exclusion.
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Data: 01-02-13
Le adozioni dei bambini grandi. Richiesto l’intervento del Garante dell’Infanzia: “Fermi la Dottoressa Cavallo!”
Dopo le scandalose dichiarazioni che la Presidente del Tribunale per i Minorenni, la Dottoressa Melita Cavallo, ha rilasciato durante la trasmissione Uno Mattina andata in onda il 21 Gennaio su Rai Uno, affermando il suo essere contraria all’adozione di bambini grandi, Ai.Bi. si è attivata facendo una segnalazione al Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora.
Il Garante per l’infanzia e l’Adolescenza ha lo specifico compito di “assicurare uniforme ed efficiente protezione e promozione dei diritti del fanciullo in tutte le regioni dello Stato, allo scopo di rendere certo un complessivo e sistematico monitoraggio dei diritti umani, inclusi i diritti dei bambini»
Ai.Bi. ha riposto nelle mani del Garante la speranza di maggiore attenzione per i diritti dei bambini senza famiglia, chiedendogli di intervenire sulla vicenda della discriminazione contro i minori adottabili che la presidente Cavallo ha definito “grandi”.
Ai.Bi. ha spiegato al Garante che la dichiarazione della Dott. Cavallo è molto grave anche perché determina la nota prassi del Tribunale per i minorenni di Roma di apporre dei vincoli sui decreti di idoneità emessi in favore delle coppie che desiderano adottare un minore straniero: le coppie, in questo modo, vengono “autorizzate” ad adottare solo figli piccoli, con una età che viene fissata dai giudici in contrasto con i requisiti generali e astratti previsti nella legge. Questa discriminazione non può essere giustificata – come tenta di fare la Presidente Cavallo – con l’obiettivo di ridurre i fallimenti adottivi.
Questo “terrorismo” contro i fallimenti adottivi viene fatto in assenza di dati e comunque il bisogno di un maggiore sostegno psicologico alle famiglie adottive nel periodo post-adottivo è una questione ma completamente distinta che non autorizza certo il Tribunale di Roma ad iniziative “preventive”.
Resta il fatto che la discriminazione dei minori adottabili in base all’età è vietata da moltissime norme sia nazionali che internazionali, prima fra tutte la la legge n. 184 del 4 maggio 1983 e successive modifiche che – per quanto migliorabile – contiene nell’art. 1 il seguente fondamentale principio: “Il diritto del minore a vivere, crescere ed essere educato nell’ambito di una famiglia è assicurato senza distinzione di sesso, di etnia, di età, di lingua, di religione…”
Certamente il lavoro da fare per migliorare la condizione dei minori in Italia è molto, e immaginiamo che il Garante abbia un gran da fare. Fino ad oggi, dopo la cerimonia di presa delle funzioni, il Garante ha diffuso una relazione programmatica e presenziato a diverse trasmissioni televisive ed eventi.
Ai.Bi. spera che in questa occasione – specie dopo l’inspiegabile silenzio sulla mancata creazione delle banca dati per l’adozione – il Garante faccia qualcosa di più e si attivi concretamente a difesa di questa categoria di minori a forte rischio di esclusione sociale.