Renzi e l’adozione internazionale: Congo “speriamo”, adozione europea “parliamone”, riforma A.I. “no comment”
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Data: 20-05-14
Renzi e l’adozione internazionale: Congo “speriamo”, adozione europea “parliamone”, riforma A.I. “no comment”
renzi vitaDopo aver “twittato” le linee guida della Riforma del Terzo settore (in realtà il Primo cit. Matteo Renzi), il Presidente del Consiglio ha incontrato il 20 maggio a Milano una fetta importante del Terzo Settore italiano. L’occasione l’ha fornita la convocazione del Comitato Editoriale del mensile Vita, magazine di divulgazione dei temi legati al non profit, all’economia civile, alla sostenibilità e ai principali temi del welfare.
Un Comitato Editoriale partecipato da oltre 60 fra le più importanti organizzazioni italiane del terzo settore di primo e secondo livello. Anche l’Associazione Amici dei Bambini ne fa parte e ha partecipato con un suo rappresentante alla mattinata con Matteo Renzi. Il quale, con abilità comunicativa e rapidità di pensiero ha voluto lasciare spazio agli interventi dei presenti, – fra i temi toccati dalle domande anche quello delle adozioni internazionali – prima di rispondere rapidamente e lasciare la compagnia in fretta e furia per i numerosi impegni istituzionali.
Sulle adozioni internazionali, Renzi ricorda di “seguire personalmente” la vicenda del blocco delle adozioni in Congo: “Se non ne parliamo non è per negligenza ma per una scelta precisa legata alla necessità di portare a casa il risultato. Per questo continuerò a non parlarne”.
Quanto alle proposte di “adozioni europee”, secondo il premier un conto sarà ragionare su possibili adozioni interne ai 28 paesi dell’Europa, ma un altro è ipotizzare un comune standard europeo per le adozioni provenienti dai paesi stranieri: “Non credo ci convenga”, dice con riferimento a questa seconda opzione. “Penso comunque che sarebbe una buona idea se utilizzassimo il semestre europeo per organizzare, magari a ottobre-novembre, un appuntamento dedicato solo ai temi del terzo settore, per un confronto a livello europeo”.
Ma ad una precisa domanda sollevata da Ai.Bi. circa la richiesta di impegnarsi personalmente a condurre la riforma del sistema delle adozioni internazionali, il Presidente del Consiglio non ha voluto – o saputo – rispondere.
Come interpretare questo silenzio del Presidente del Consiglio? E’ da mettere in relazione a quanto avvenuto poche settimane fa, quando dopo nemmeno un mese dopo l’attribuzione a sé della delega alle adozioni internazionali, Renzi aveva “abdicato” alla Presidenza della Commissione Adozioni Internazionali in favore di Silvia Della Monica? Il “dribbling” con il quale ha eluso la richiesta di un impegno per riformare le adozioni internazionali fa pensare ad uno “smarcamento” – per usare un altro termine calcistico – del nostro Primo ministro sempre più evidente, che lo pone sempre più lontano dall’impegno di cui sembrava essersi fatto carico poco più di un mese fa.
Resta la speranza che per Renzi si tratti della distrazione di un momento, quello particolare e un po’ frenetico delle elezioni europee. Tra una settimana sarà tutto finito. Si auspica che l’attenzione del Presidente del Consiglio torni vigile nei confronti di tante coppie accoglienti e soprattutto verso i milioni di bambini abbandonati che hanno diritto a una famiglia.
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