Family blocked in Santo Domingo

15 April 2015

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Family blocked in Santo Domingo

Montecosaro, chaos in adoptions: couple with two children can not go back. They are there since November

Franco Veroli

Macerata, April 15, 2015 - RETURN delayed to Italy - no one knows when - for a couple of Montecosaro, blocked in the Dominican Republic , where they had adopted two children, because of a couple of stamps. "The procedure for the adoption was completed. But we need visas on documents of children, which must be issued by the Italian consulate, "explains Robert Corsalini and Maria Luisa Capomasi.

"The fact is - he continues - that the embassy-consulate was closed on December 31 and we must have visas to travel to Panama. We have already contacted by mail the Italian consul in Panama, but still do not know if, when and how we will reach Panama, nor is it clear what we need to do to be able to have these blessed visas. We are waiting, but in the meantime our stay is prolonged and could create us many difficulties. "

Robert and Maria Luisa , in fact, are in the Dominican Republic since last November 22 : he took advantage of unpaid leave, she, instead, took five months maternity, however, which expire on April 22nd. "After that we will not have a salary to rely on. And keep in mind that only the flight to Panama costgs about 600 euro . "

The couple knew that, given the rigidity of the rules on adoption, it would take about five months . But iat the time of their departure the consulate was not closed, but was open. "It 'a shameful thing," says the lawyer Aldo Burzatta, assisting the couple. "To complicate the situation, which also covers other couples and other Italian citizens - more - there's also the fact that the Dominican government has not ratified the ministerial decrees with which the Italian government has ordered the closure of the consulate, diverting its functions to that of Panama. The procedure for adoption is concluded. " In short, the noble gesture of a couple who want to adopt children once again collides with the bureaucracy. "It's been about five years since my wife and I decided to adopt a child - says Robert -. Arrived here, we realized that the path was not easy, we had to rely on our own strength. There were difficult moments. Fortunately, however, great has been the support of many friends. The problem is with us, but also many other couples and many other Italians present here. We hope to be able to remedy as soon as possible this situation that creates so many hardships. "

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Famiglia bloccata a Santo Domingo

Montecosaro, caos adozioni: coppia con due bimbi non riesce a tornare. Sono lì da novembre

di Franco Veroli

I montecosaresi Robert Corsalini e Maria Luisa Capomasi con i due bambini adottati nella Repubblica Dominicana I montecosaresi Robert Corsalini e Maria Luisa Capomasi con i due bambini adottati nella Repubblica Dominicana

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Macerata, 15 aprile 2015 - RIENTRO ritardato in Italia – non si sa a quando – per una coppia di Montecosaro, bloccata nella Repubblica Dominicana, dove ha avuto in adozione due bambini, per colpa di un paio di timbri. «La procedura per l’adozione è stata completata. Ma servono i visti sui documenti dei bambini, che devono essere rilasciati dal consolato italiano», spiegano Robert Corsalini e Maria Luisa Capomasi.

«Il fatto è – proseguono – che l’ambasciata-consolato è stata chiusa lo scorso 31 dicembre e per avere i visti bisogna recarsi a Panama. Abbiamo già contattato via mail il console italiano a Panama, ma ancora non sappiamo se, come e quando dovremo raggiungere Panama, né è chiaro quello che dobbiamo fare per riuscire ad avere questi benedetti visti. Stiamo aspettando, ma intanto la nostra permanenza si prolunga e rischia di crearci non poche difficoltà».

Robert e Maria Luisa, infatti, sono nella Repubblica Dominicana dallo scorso 22 novembre: lui ha usufruito di un’aspettativa non retribuita, lei, invece, di cinque mesi di maternità che, però, scadono il 22 aprile. «Dopo di che non avremo più uno stipendio su cui contare. E tenga presente che solo per il volo a Panama servono circa 600 euro».

La coppia sapeva che, vista la rigidità delle norme in tema di adozione, servivano circa 5 mesi. Ma non che fosse chiuso il consolato che, al momento della loro partenza, era aperto. «E’ una cosa vergognosa», sottolinea l’avvocato Aldo Burzatta, che assiste la coppia. «A complicare la situazione, che riguarda anche altre coppie ed altri cittadini italiani – continua – c’è anche il fatto che il governo dominicano non ha ratificato i decreti ministeriali con i quali il governo italiano ha disposto la chiusura del consolato, dirottando le sue funzioni a quello di Panama. Il procedimento per l’adozione è concluso». Insomma, il gesto nobile di una coppia che vuole adottare dei bambini ancora una volta si scontra con la burocrazia. «Sono passati circa cinque anni da quando io e mia moglie decidemmo di adottare un bambino – racconta Robert –. Arrivati qua ci siamo resi conto che il percorso non era affatto semplice, che dovevamo contare sulle sole nostre forze. Non sono mancati i momenti difficili. Fortunatamente, però, grande è stato il sostegno di tanti amici. Il problema riguarda noi, ma anche tante altre coppie e tanti altri italiani presenti qui. Speriamo che si ponga rimedio quanto prima ad una situazione che crea davvero tanti disagi».

di Franco Veroli

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